Istiompax indica Cuvier, 1832

(Da: www.jjphoto.dk)
Phylum: Chordata Haeckel, 1874
Subphylum: Vertebrata Lamarck J-B., 1801
Classe: Actinopterygii Klein, 1885
Ordine: Perciformes Bleeker, 1859
Famiglia: Istiophoridae Rafinesque, 1810
Genere: Istiompax Whitley, 1931
English: Black marlin
Descrizione
È l'unica specie del genere Istiompax. Presenta un corpo molto allungato e compresso sui lati, di grandi dimensioni: è una specie che cresce molto rapidamente e può raggiungere i 465 cm per 750.0 kg di peso, anche se di solito non ne misura più di 380. Le femmine sono di dimensioni maggiori e di solito gli esemplari che superano 270 cm sono femmine. La fronte è alta, mentre la mascella superiore, come nelle altre specie della sua famiglia, è molto allungata e forma un rostro utile al pesce quando caccia. La prima pinna dorsale è bluastra e decisamente più lunga della seconda, ma non è più alta del corpo, e ciò permette di distinguere facilmente questa specie da Istiophorus albicans. Anche le pinne anali sono due, marroni. La colorazione è più chiara sul ventre, dove tende al grigio argentato con talvolta fasce più scure, mentre il dorso è blu grigiastro. La pinna caudale è a forma di mezzaluna. A differenza di Makaira nigricans presenta pinne pettorali molto rigide e mai ripiegate lungo il corpo. Può vivere fino a 12 anni. un migratore stagionale che si sposta in acque più fredde durante l'estate. È una specie carnivora dalla dieta molto varia, composta da diverse specie di invertebrati marini e pesci. Le prede più frequenti sono, tra i pesci, acciughe, pesci volanti, Carangidi (Atule mate), Corifenidi, Gempilidi, pesci scatola, Alepisauridi, pesci balestra, pesci farfalla, Sternoptychidae, Chiasmodontidi, pesci palla e Sgombridi, in particolare Tonni. Gli invertebrati di cui si nutre più frequentemente sono cefalopodi, in particolare calamari e seppie, raramente crostacei. È spesso preda di Carangidi, Squali, Sgombridi e Orche. uò presentare diverse specie di copepodi parassiti, come Pennella instructa, Pennella filosa, Gloiopotes huttoni, Philichthys xiphiae e Gloiopotes watsoni. È oviparo e la fecondazione è esterna. Non ci sono cure nei confronti delle uova, fino a 40 milioni, e delle larve, pelagiche. È pescato molto frequentemente (5000 tonnellate ogni anno) sia per essere venduto come alimento, soprattutto in Giappone dove viene utilizzato per preparare il sashimi, sia per la pesca sportiva. Potrebbe essere minacciato dalla pesca intensiva, ma mancano informazioni precise sulla pesca in alcune zone dell'oceano Pacifico. In alcune zone ne è stata vietata la cattura; forse la sua popolazione è in calo come quella di Makaira nigricans. Questa specie viene classificata quindi come "dati insufficienti" (DD) dalla lista rossa IUCN.
Diffusione
È una specie migratrice diffusa soprattutto nelle zone tropicali dell'oceano Pacifico e nell'oceano Indiano, ma più raramente si spinge anche nell'oceano Atlantico passando a sud del Sud Africa. È comune nei pressi di Capo di Buona Speranza, Madagascar, Tanzania, Gibuti, Eritrea, Somalia, Mauritius, Mozambico, Kenya, Seychelles, Comore, Chagos, California, Cile. È stato segnalato anche nel mar Mediterraneo, dove è raro; nel 1987 un esemplare è stato pescato a Camogli, nel mar Ligure, dove era arrivato probabilmente attraverso lo stretto di Gibilterra. Si trova spesso nei pressi della costa, o nelle zone attorno alle barriere coralline; sebbene di solito non scenda oltre i 100 m di profondità[1] può arrivare anche a 950[4]. Nuota in zone con temperature di circa 15 °C - 30 °C.
Sinonimi
= Histiophorus brevirostris Playfair, 1867 = Istiomax indicus G. Cuvier, 1832 = Istiompax australis Whitley, 1931 = Istiompax brevirostris Playfair, 1867 = Istiompax dombraini Whitley, 1954 = Istiompax indicus G. Cuvier, 1832 = Istiompax marlina D. S. Jordan & Hill, 1926 = Makaira ampla ssp. marlina D. S. Jordan & Hill, 1926 = Makaira ampla ssp. tahitiensis Nichols & La Monte, 1935 = Makaira australis Macleay, 1854 = Makaira brevirostris Playfair, 1867 = Makaira indica G. Cuvier, 1832 = Makaira marlina D. S. Jordan & Hill, 1926 = Makaira marlina ssp. marlina D. S. Jordan & Hill, 1926 = Makaira marlina ssp. tahitiensis Nichols & La Monte, 1935 = Makaira mazara ssp. tahitiensis Nichols & La Monte, 1935 = Makaira nigricans ssp. marlina D. S. Jordan & Hill, 1926 = Makaira nigricans ssp. tahitiensis Nichols & La Monte, 1935 = Makaira xantholineata Deraniyagala, 1956 = Marlina marlina D. S. Jordan & Hill, 1926 = Tetrapterus australis Macleay, 1854 = Tetrapturus australis Macleay, 1854 = Tetrapturus brevirostris Playfair, 1867 = Tetrapturus indicus G. Cuvier, 1832.
Bibliografia
–Collette, B.B.; Di Natale, A.; Fox, W.; Juan Jorda, M.; Pohlot, B.; Schratwieser, J.; Graves, J. (2022). "Istiompax indica". IUCN Red List of Threatened Species. 2022.
–Froese, Rainer; Pauly, Daniel (eds.) (2013). "Istiompax indica" in FishBase.
–BBC Worldwide (27-05-2008). Black marlin - the fastest fish on the planet. Ultimate Killers - BBC wildlife.
–Svendsen, Morten B. S.; Domenici, Paolo; Marras, Stefano; Krause, Jens; Boswell, Kevin M.; Rodriguez-Pinto, Ivan; Wilson, Alexander D. M.; Kurvers, Ralf H. J. M.; Viblanc, Paul E.; Finger, Jean S.; Steffensen, John F. (15 October 2016). "Maximum swimming speeds of sailfish and three other large marine predatory fish species based on muscle contraction time and stride length: a myth revisited". Biology Open. 5 (10): 1415-1419.
–Romero-Frías, Xavier (2003). The Maldive Islanders : a study of the popular culture of an ancient ocean kingdom. Nova Ethnographia Indica.
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Data: 23/10/1968
Emissione: Vita marina Stato: British Indian Ocean Territory |
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Stato: Tanzania |
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Data: 10/01/1977
Emissione: Pesca Stato: Uganda Nota: Emesso in un foglietto di 4 v. diversi |
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Data: 03/10/1995
Emissione: Vita nel mare Stato: Australia |
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Data: 03/09/1997
Emissione: Pesca sportiva Stato: Ascension Island |
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